NUOVA AGRICULTURA

Perchè nuova AGRICULTURA?

La società moderna deve risolvere 2 problemi:

1) ridurre l’inquinamento chimico alimentare

2) aumentare la produzione agricola per sfamare la popolazione mondiale in continua crescita.

Come soddisfare le due necessità?

Da un lato della medaglia c’è l’agricoltura convenzionale, globalizzata, industriale, basata su poche coltivazioni brevettate che usa prodotti di sintesi nelle mani di pochi speculatori privati; tutto questo a scapito delle numerosissime varietà antiche, locali, con l’effetto di impoverire i terreni, l’ambiente naturale e tutte quelle biodiversità indispensabili per una sicurezza alimentare.

L’agricoltura industriale ed il sistema alimentare globale sono responsabili di metà delle emissioni di gas serra.

Sull’altro lato della medaglia troviamo l’agricoltura biologica che utilizza prodotti naturali senza effetti dannosi alla salute dell’uomo, però non è concorrenziale dal punto di vista economico e quantitativo rispetto all’agricoltura convenzionale.

Noi pensiamo che con una nuova agricultura, intelligente, sostenibile, basata sull’informazione, sull’applicazione di nuove tecnologie, possa essere la risposta per il futuro dell’agricoltura.

L’agricoltura convenzionale deve diventare più sostenibile; vediamo concretamente che cosa si può fare nei nostri territori.

AGRICOLTURA BIO e BIODINAMICA FAMILY IN LOMBARDIA

L’agricoltura familiare che è stata il simbolo del “made in Italy” per la qualità e la varietà dei nostri prodotti, non solo deve continuare, ma deve diventare il modello di riferimento di tutte le piccole e medie aziende lombarde. Il salto di qualità dovrà essere una piattaforma comune tecnologica e sostenibile per una riconversione da parte di tutti in agricoltura bio con una aggregazione nella diversità di tutte le realtà produttive che operano sul territorio.

L’agricoltura biodinamica prevede nel suo modello una azienda a ciclo il più chiuso possibile con allevamento di bestiame, perchè gli animali forniscono fertilizzante naturale da usare come compostaggio.

In questo modo garantiremo produzioni alimentari efficienti, mantenimento delle risorse naturali, biodiversità e lo stile di vita di tutte le comunità locali. Agricoltura bio significa zero CO2 ed un ritorno alle origini per salvare l’ambiente ed i nostri territori.

Questo modello è di facile applicazione sui nostri territori anche perchè l’85% dei nostri comuni non superano i 10.000 abitanti e quindi si potrebbero facilmente valorizzare numerose identità territoriali con produzioni locali sfruttando terreni incolti, abbandonati o con realizzazioni di” grattacieli serra” alle periferie delle nostre città.

Questa è la nostra risposta alla globalizzazione dei mercati che mira a peggiorare la sicurezza dei prodotti e la situazione economica  di numerosi piccoli e medi imprenditori.

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Orti bio urbani e orti in comodato

In tutti i paesi dovrebbere nascere gli orti urbani con coltivazioni biologiche per migliorare la qualità dei prodotti e la conservazione del territorio.

Questo potrebbe essere un recupro intelligente dei terreni abbandonati o inutilizzati delle nostre città e paesi a vantaggio dei cittadini.

In particolare i terreni comunali o dei privati incolti potrebbe essere dati in comodato ai giovani, pensionati o cassaintegrati per trasformarli in  orti bio urbani; i prodotti potrebbero essere venduti di prima mano ai cittadini a prezzo agevolato (vista la nostra situazione economica) ed il ricavato sarà devoluto ai giovani o cassaintegrati.

Anche le scuole dovrebbero avere un piccolo orto biologico da coltivare perchè aumenterebbe fra i ragazzi la consapevolezza che i prodotti biologici sono naturali, sani e sicuri per tutti.

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