CULTURA DEL CIBO

Il CIBO è VITA + ENERGIA:

NON SPRECHIAMOLA

 

La produzione di cibo nel mondo dovrebbe aumentare del70% entro il 2050 per soddisfare la crescente popolazione mondiale.

Sappiamo anche che oggi un terzo del cibo coltivato e trasformato viene perso o mandato ai rifiuti. Frutta e verdura sono in diminuzione. Molte risorse alimentari sono diminuite  sostituite da produzioni a rischio trattate con prodotti chimici pericolosi.

L’estetica e la durata sono le cose più importanti e non il gusto e la freschezza; ci sono prodotti che troviamo tutto l’anno nei supermercati perchè conservati e refrigerati con prodotti dannosi alla salute.

La grande distribuzione ci ha abituati a sapori falsi e ci spinge ogni giorno a spendere cifre importanti per procurarci alimenti spesso nocivi alla salute.

Per non parlare degli sprechi; buttare cibo ancora consumabile vuol dire sprecare anche l’energia chimica contenuta negli alimenti. Gli sprechi alimentari rappresentano un doppio spreco: una grande quantità di energia viene utilizzata per produrre, distribuire, conservare e consumare cibo, ulteriore energia viene utilizzata per lo smaltimento dei rifiuti e degli sprechi.

Il cibo è anche Energia

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I ragazzi, ispirandosi alla istallazione dell’artista messicana Maria Teresa Gonzales Ramirez, hanno voluto idealizzare la piramide alimentare con una piramide dell’energia sostituendo gli alimenti con lampadine fulminate per dimostrare che il cibo è anche energia. Di seguito vediamo alcune fasi di lavorazione dei ragazzi.

 

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Lo sapevi che:

  • il 20% di cibo in Europoa diventa rifiuti con 50 milioni di persone a rischio povertà.
  • ogni italiano butta 27 Kg di cibo all’anno.
  • 1 Kg di carne utilizza 20.000 litri di acqua; l’80% delle emissioni in agricoltura provengono dagli allevamenti.
  • 1 Kg di carne di manzo comporta una impronta carbonica di 36 Kg di CO2 pari ad una automobile che percorre 250 Km.
  • per 1 Kg di carne di manzo occorre energia superiore a quella consumata da una famiglia tipo italiana in un anno.
  • 1 mela raccolta dall’albero ha una impronta carbonica di CO2 =  ZERO.
  • 1 mela locale e di stagione CO2 = 10 gr.
  • 1 mela importata, refrigerata CO2 = 150 gr.
  • 1 Kg di ciliegie proveniente dal Cile percorre 12.000 Km consumando 6,9 Kg di petrolio con CO2 = 21,6Kg.
  • 1 Kg di mirtilli provenienza Argentina percorrono 11.000 Km consumando 6,4 Kg di petrolio con CO2 = 20 Kg.

Questi esempi dimostrano ancora una volta che la sostenibilità alimentare è la grande sfida globale del Pianeta, dove ognuno di noi deve fare la sua parte.

Cibo e sostenibilità: la buona cucina si fonda su ingredienti semplici e non industriali, quelli delle nostre nonne e degli orti che sono spariti dalle città.

Il buon cibo naturale deve sostituire quello industriale e confezionato perchè la cura della salute passa anche dal cibo che troviamo in tavola.

Questo nuovo modello di agricoltura deve essere di aiuto anche per le popolazioni povere, abbandonate o dimenticate, insegnando tecniche agricole che permettano di coltivare anche in pochi spazi, a pareti verticali, a letti rialzati per risparmiare spazio ma sopratutto acqua.

Questa rivoluzione deve partire dalla conoscenza e informazione in loco. In queste nazioni o regioni povere bisognerà formare nuovi agricoltori che imparando le semplici pratiche agricole riescano ad adattarle a seconda delle esigenze locali.

Tutto questo deve essere però supportato da un minimo di tecnologia da inviare sul posto. Basterebbero pannelli fotovoltaici anche non di primissima generazione per la produzione di energia elettrica pulita per illuminare, pompare acqua dal sottosuolo, refrigerare ecc…

In questi paesi la vera energia per la vita potrebbe essere quella del sole con rendimenti altissimi per impianti fotovoltaici.

Perchè non imitiamo il BANGLADESH ?

Teniamo conto che nel Bangladesh, uno dei paesi più poveri della terra con 150 milioni di persone esclusi dal collegamento alla rete elettrica nazionale, si è registrato il più veloce sviluppo del mondo della tecnologia solare passando da 7000 impianti fotovoltaici nel 2002 a più di 1.000.000 nel 2011. Entro il 2014 sono previsti 2.500.000 impianti fotovoltaici.

Lotta alla fame e obesità e stile di vita sano.

Cibo per tutti senza compromettere la salute del Pianeta e degli essere viventi.

Educazione al cibo per tutti.